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Etilometro forze dell'ordine


Tra le apparecchiature con valore probatorio in dotazione alle forze dell’ordine (Polizia Stradale, Carabinieri e Polizie Locali)e omologate dal ministero dei Trasporti secondo le prescrizioni fissate nell’art. 379 del regolamento di esecuzione del codice della strada e nel richiamato disciplinare tecnico approvato con decreto del ministro dei Trasporti, di concerto con il ministro della Salute del 22 maggio 1990, si segnalano principalmente l’etilometro DrägerAlcotest 7110 MKIII e l’etilometro LION INTOXILYZER 8000, che si avvalgono di sistemi di funzionamento equivalenti.

Si tratta infatti di sofisticati modelli di etilometriin grado di determinare con precisione la concentrazione di alcool presente nell'aria espirata e caratterizzati da un’ elevata affidabilità anche in situazioni di forte stress e a fronte di un elevato numero di test ravvicinati. L’alimentazione può essere sia a 230 V che a 12 V, ed è possibile l’utilizzo sia come strumenti fissi che portatili (a bordo degli autoveicoli).

Il conducente viene sottoposto al test utilizzando boccagli monouso con valvola anti-riflusso, ed il campione di aria che egli introduce viene poi analizzato all’interno dello strumento tramite tecnologia ad infrarosso. L’aria espirata raggiunge infatti una camera di misura attraversata da raggi all’infrarosso a doppia lunghezza d’onda (3 e 9 micron) epoiché l’alcol etilico ha elevata proprietà di assorbimento delle radiazioni ne consegue che tantomaggiore è tale assorbimento, tanto maggiore è la quantità di alcol presente nell’aria sottoposta ad analisi. Al termine di questo processo un fotorilevatore misura la riduzione di energia del raggio all’infrarosso etrasferisce poi elettronicamente il dato da elaborare al microprocessore: dalla proporzione tra l’ alcol nel sangue e l’alcol nell’aria espirata dai polmoniscaturisce il dato del tasso alcolemico. Tramite un collegamento alla stampante termica integrata si può trasferire su carta l’esito dell’esame: l’apparecchio, infatti, produce uno scontrino con i dati relativi al giorno, all’ora dell’analisi effettuata e al valore di alcol presente.

Per mantenere sempre ottima la qualità dei test eseguiti tali apparecchi effettuano un'autodiagnosi continua del proprio funzionamento.Tale sistema di autodiagnosi si avvia ad ogni accensione elettrica dell’apparecchio e al termine di ogni singola misurazione, e segnala se nell’ambiente in cui opera lo strumento vi sono residui di alcol o altre sostanze che potrebbero interferire sul sistema di misurazione, se il soggetto ha appena ingerito alcol (presente nel cavo orale ed introdotto per primo al momento di iniziare l’espulsione dell’aria nel boccaglio) ese la tensione elettrica o la temperatura esterna non sono compatibili per un corretto funzionamento dell’apparecchio. In ogni caso è obbligatorio sottoporre gli strumenti a calibrazione periodica, e tutti i dati relativi alle operazioni di controllo effettuate dal Centro prove del ministero dei Trasporti sono riportati su un’apposita etichetta posizionata in un punto visibile dell’apparecchio.

Per completezza di informazione, segnaliamo che comunque nemmeno gli strumenti in dotazione alla polizia sono immuni da polemiche sulla precisione dei risultati. Il dibattito, inizialmente partito dall’estero, ha raggiunto anche il nostro paese, e si ripropone, spesso in maniera strumentale, ogniqualvolta i singoli cittadini ricorrono alle vie legali per ottenere l’annullamento/riduzione delle sanzioni.

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